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L’insulto delle Parole
Susanna Parigi – S.Parigi Kaballà
mi calpesterete,
mi risucchierete,
mi distruggerete,
forse…
Mi abbandonerete,
assalirete, sputerete
come strega che non piange,
come zingara alle porte.
Come idiota o pazza,
come spina nella rosa
ma io credo ancora,
credo ancora in qualcosa.
Battetemi le mani,
guardate il colpo d’ali.
Con i piedi feriti
continuo la giostra,
continuo il mio gioco;
non smetto
e salto.
Non si stanca questo cuore,
continuerà la corsa
e dolendo mi segue,
non vede, non sente il rumore
né l’insulto delle parole.
Né l’insulto delle parole
…e mi pregherete,
soffrirete e chiederete,
cercherete
poi vi pentirete…
forse…
Vi domanderete
e di dubbio ammalerete,
come belva che si pente,
come lacrima si espande.
Chiederete scusa,
poi mi cercherete senza posa
perché credo ancora
credo ancora in qualcosa.
Battetemi le mani,
guardate il colpo d’ali.
Con i piedi feriti
continuo la giostra,
continuo il mio gioco;
non smetto
e salto.
Non si stanca questo cuore,
continuerà la corsa
e dolendo mi segue,
non vede, non sente il rumore
né l’insulto delle parole,
Né l’insulto delle parole